TROPPO TRASGRESSIVI? – parte I – Istanbul (Turchia) - Bergamo Trasgressiva

TROPPO TRASGRESSIVI? – parte I – Istanbul (Turchia) - Bergamo Trasgressiva

Siamo una coppia di italiani trasgressivi sui 60, senza figli, ed abitiamo a Londra. Di solito trascorriamo le vacanze estive nella nostra amata Italia, ma quest'anno abbiamo cambiato destinazione. Siamo stati a Istanbul, in Turchia, perchè volevamo fare qualcosa di nuovo per la nostra vita sessuale, e sputtanarci nella cittadina dei nostri parenti italiani sarebbe stato sconveniente. Ormai son passati due mesi, ma ricordo tutto come se fosse oggi.
Arrivammo in hotel di pomeriggio e subito chiesi alla reception se conoscevano qualche servizio di massaggio a domicilio. Da bravi musulmani risposero di no, ma consultando l'elenco telefonico, trovai qualche agenzia di massaggi erotici e iniziai a chiamarle fino a quando non ne scoavai una che forniva anche massaggiatori uomini
Dopo due ore bussarono alla nostra camera d'albergo. Eravamo entrambi molto emozionati. Aprii la porta e vidi un giovane turco di bell'aspetto, si chiamava Ekmel, aveva una valigetta con l'occorrente, parlava inglese, era molto educato e, dopo esserci salutati, ha chiesto cosa volevamo. Senza giri di parole, gli dissi che mia moglie aveva bisogno di un massaggio erotico. 
Lui accettò e chiese a mia moglie di sdraiarsi sul letto mentre andava nel bagno per lavarsi le mani. Lei si tolse il vestito, si sdraiò, ma conservò le mutande e il reggiseno wonder-bra che le sosteneva le enormi tette.
Il ragazzo turco uscì dal bagno e chiese il nostro permesso di spogliarsi, tenendo però addosso i boxer, per non macchiarsi con gli olii per il massaggio.
Apri la valigetta, si versò del gel sulle mani e iniziò a strofinarla sulla schiena. Dopo averle massaggiato le spalle, chiese di nuovo se poteva toglierle il reggiseno per massaggiarla. Acconsentimmo e fu sorpreso di vedere una coppia di sposi italo-inglesi fare questo, era per questo che continuava a chiedere il permesso ogni volta. 
Aprì le spalline del reggiseno di mia moglie e lo fece scivolare di lato. Le massaggiò tutta la schiena e poi si dedicò ai piedi. Dopo aver manipolato i suoi piedi, si mosse attraverso le lunghe e belle gambe di lei, per arrivare a massaggiare i suoi glutei grossi e morbidi mentre le sue mutande erano ancora al loro posto.
Apparentemente esitava a toglierle. Le chiappe grandi e piene di cellulite tremavano come gelatina mentre le picchiettava con le mani. Intanto, fissando i suoi boxer, notai che il turco stava avendo un'erezione.
Quando chiese a mia moglie di voltarsi, fu un momento di grande emozione. Per la prima volta dal nostro matrimonio (almeno credo), mostrò le sue grandi tette ad uno sconosciuto.

CONTINUA

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